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INVESTIMENTI SOSTENIBILI 4.0

Investimenti sostenibili 4.0”: in arrivo 400 milioni per le PMI del Sud Italia. Lo stanziamento è del Ministero delle Imprese e del made in Italy: a partire dal 18 ottobre, le micro, piccole e medie imprese delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna potranno presentare domanda per le agevolazioni previste dalla misura. Le risorse derivano dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027. L’obiettivo è incentivare investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili che facciano ricorso alle tecnologie digitali.

Per beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le PMI alla data di presentazione della domanda, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati;
  • avere sede nelle seguenti regioni: Calabria, Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%. In particolare:

  • nel caso di imprese di micro e piccola dimensione, per il 50% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 25% delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato;
  • nel caso di imprese di media dimensione, per il 40% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35% delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, che riguardano:

  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie, nei limiti del 40% dei costi ammissibili;
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;
  • acquisto di certificazioni ambientali.

Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono:

  • essere relative a immobilizzazioni, materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato;
  • essere riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati, che figurano nell’attivo dello stato patrimoniale del soggetto proponente e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno tre anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazione;
  • essere riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investiemnto;
  • essere pagate esclusivamente tramite bonifici bancari

Non sono ammesse le spese:

  • sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
  • connesse a commesse interne;
  • relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
  • per l’acquisto o la locazione di terreni e fabbricati;
  • di funzionamento, ivi incluse quelle per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere;
  • per consulenze e prestazioni d’opere professionale, incluse le spese notarili;
  • relative alle formazione del personale impiegato dal soggetto proponente, anche laddove strettamente riferita alle immobilizzazioni previste dal programma;
  • imputabili a imposta e tasse, ad eccezione dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) nel caso in cui rappresenti un costo non recuperabile per il soggetto beneficiario;
  • inerenti a beni la cui installazione non è prevista presso l’unità produttiva interessata dal programma. La predetta esclusione non si applica in caso di installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo in siti, comunque nella disponibilità dell’impresa e ubicati nei territori delle Regioni meno sviluppate, diversi dalle sedi in cui si svolge il processo produttivo, purché si tratti di impianti direttamente interconnessi all’utenza riferita a questi ultimi con un collegamento diretto di lunghezza non superiore ai limiti di legge e ai quali non possono essere allacciate utenze diverse.

 

Le domande di accesso alle agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.

Le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 10.00 del 18 ottobre 2023

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