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Fondo di garanzia per le PMI: cos’è?

Se dovessimo spiegare in modo semplice cos’è il fondo di garanzia per le PMI, lo descriveremmo essenzialmente come uno strumento che lo Stato italiano e l’Unione Europea ha istituito con l’obiettivo di rendere possibile l’accesso al credito ad imprese di micro, piccole e medie dimensioni e a professionisti che non dispongono di sufficienti garanzie da sottoporre al sistema bancario.

In termini pratici, con il fondo di garanzia per le PMI lo Stato italiano si fa da garante per il finanziamento che gli istituti bancari o altri intermediari finanziari abilitati erogano alle piccole e medie imprese del nostro Paese. In questo modo, va a sostituire in modo efficace le costose garanzie che molto spesso gli istituti richiedono per l’erogazione di finanziamenti e contribuisce a ridurre il rischio per le imprese, che potranno beneficiare di un canale privilegiato per ottenere i fondi necessari ai loro investimenti.

Per quanto riguarda la modalità di intervento del fondo di garanzia per le PMI, si tratta di una garanzia a prima richiesta dalla Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, esplicita ed incondizionata ad assorbimento e accantonamento pari a zero, poiché rappresenta una garanzia di ultima istanza dello Stato.

I vantaggi del fondo di garanzia per le PMI

Il sito del Ministero per lo Sviluppo Economico riconferma ed esprime in modo molto chiaro i principali vantaggi del fondo di garanzia per le PMI:

  • Offre la possibilità di accesso al credito da parte di imprese e professionisti che, diversamente, avrebbero difficoltà a ottenerlo perché non dispongono di sufficienti garanzie
  • Sostituisce le onerose garanzie generalmente richieste dagli istituti o dagli intermediari finanziari per concedere un finanziamento
  • Riduce o addirittura abbatte il rischio per l’impresa o il professionista
  • Semplifica le procedure di accesso al credito
  • Aumenta le coperture
  • Amplia la platea dei possibili beneficiari di un credito

È importante tenere a mente che il fondo di garanzia per le PMI non interviene in modo diretto nel rapporto tra istituto bancario e cliente dal momento che tassi di interesse, condizioni di rimborso e altre specifiche contrattuali sono lasciati alle due parti in trattativa. Tuttavia, sulla parte garantita dal Fondo non è possibile acquisire garanzie reali, bancarie o assicurative.

Quali sono i beneficiari del fondo di garanzia per le PMI e come si presenta la domanda

Il fondo di garanzia per le PMI può essere erogato alle microimprese e alle PMI iscritte al Registro delle Imprese, così come ai liberi professionisti.

È inoltre bene ricordare che il Decreto Liquidità ha previsto che possano essere ammessi – per i finanziamenti fino ai 30mila euro – anche soggetti che esercitano attività di impresa, arti o professioni o che esercitano alcune delle attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative e di Enti non commerciali, compresi gli Enti del terzo settore e gli Enti religiosi civilmente riconosciuti.

I soggetti garantiti potranno appartenere a qualunque settore, ad esclusione di quello relativo alle attività finanziarie e alle assicurazioni (sebbene rimangano comunque incluse in questa categoria alcune attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative).

Per quanto riguarda la presentazione della domanda, va specificato che l’impresa o il professionista non potranno inoltrarla direttamente al fondo, ma dovranno invece rivolgersi a un istituto di credito per la richiesta del finanziamento. Contestualmente, dovranno inoltre richiedere che su tale finanziamento sia acquisita la garanzia diretta: sarà a questo punto la banca a prendersi carico dell’intero iter.

Un’opzione alternativa per accedere al fondo di garanzia per le PMI consiste nel rivolgersi a un Confidi che, dopo aver garantito in prima istanza l’operazione, provvederà a richiederne la controgaranzia al fondo. Se, da un lato, tutti gli istituti bancari in Italia sono abilitati a presentare la domanda, nel caso in cui si preferisse rivolgersi a un Confidi bisognerà sempre verificare che sia correttamente accreditato.

Le operazioni autorizzate dal fondo di garanzia per le PMI

Per quanto riguarda le operazioni che il fondo garantisce e la misura in cui le garantisce, il MISE specifica che la concessione è relativa a tutte le operazioni relative alle attività di impresa sia a breve che a medio-lungo termine.

Le coperture sono le seguenti:

  • 90% (sia per garanzia diretta sia per riassicurazione/controgaranzia) per operazioni finanziarie di importo fino a 30mila euro e comunque non superiore al doppio della spesa salariale annua o al 25% del fatturato; con durata massima di 15 anni a condizione che il rimborso della quota capitale non inizi prima di 24 mesi dall’erogazione.
  • 80% per garanzia diretta e 100% per riassicurazione/controgaranzia (su garanzie rilasciate da confidi non superiori al 90% del finanziamento) per operazioni finanziarie: a fronte di liquidità o di investimento; con durata massima di 8 anni. Di importo non superiore al doppio della spesa salariale annua o al 25% del fatturato oppure, in caso di superamento di entrambi i limiti, al fabbisogno per costi di capitale d’esercizio e costi d’investimento. A determinate condizioni sarà possibile combinare l’intervento del fondo con una garanzia del 20% rilasciata da un confidi così da ottenere una copertura pari al 100% del finanziamento.
  • 80% per la garanzia diretta e 90% per la riassicurazione (su garanzie rilasciate da confidi non superiori all’80% del finanziamento) per tutte le operazioni che non rientrano nei precedenti punti. Per queste operazioni finanziarie sarà possibile combinare l’intervento del fondo con una garanzia del 20% rilasciata da un confidi così da ottenere una copertura pari al 100% del finanziamento.

Fondo di garanzia per le PMI, COVID-19 e startup innovative

Vale la pena menzionare che, a causa dell’emergenza sanitaria generata dalla diffusione del COVID-19, il fondo di garanzia per le PMI è stato potenziato con procedure di accesso semplificate, più elevate coperture della garanzia e un maggiore ampliamento della platea di potenziali beneficiari, con proroga almeno fino al 31 dicembre 2021.

Tale potenziamento è stato introdotto dal Decreto Cura Italia e successivamente confermato con il Decreto Liquidità: l’obiettivo, come è facile immaginare, è sostenere in modo ancora più deciso le imprese che si trovano ad affrontare le difficoltà innescate dalla pandemia.

Infine, occorre ricordare che il fondo di garanzia per le PMI si dimostra uno strumento estremamente importante anche per gli incubatori certificati e per le startup innovative, in una fase storica in cui la transizione verso il digitale e l’Industria 4.0 non sono più attività prorogabili.

Nei confronti di queste aziende è attualmente in vigore una modalità di attivazione gratuita, semplificata e diretta del fondo di garanzia per le PMI: la garanzia copre fino all’80% del prestito erogato dall’istituto di credo per un massimo di 2,5 milioni di euro, ed è concessa a titolo totalmente gratuito e con il beneficio di un canale di accesso prioritario.

Dal 2013 fino al terzo trimestre del 2021, il fondo di garanzia per le PMI ha autorizzato oltre 11.700 operazioni di finanziamento a favore di più di 6000 startup italiane, alcune delle quali hanno ricevuto più di un finanziamento. Il totale finora finanziato ammonta a circa due milioni di euro.

Per quanto riguarda le startup innovative, sono oltre 1250 quelle che hanno beneficiato del fondo, per un totale finanziato di oltre un miliardo e trecento milioni di euro. Questo significa che, nel complesso, il fondo di garanzia per le PMI ha fino a questo momento erogato quasi 3 milioni e mezzo di euro alle piccole e medie imprese italiane.

Fondo di garanzia per le PMI le novità della legge di bilancio 2022

La Legge 30 dicembre 2021, n.234 ha rifinanziato per ulteriori 3 miliardi fino al 2027 il Fondo di garanzia e prorogato tutte le misure previste dall’articolo 13, comma 1 del DL Liquidità fino al 30 giugno 2022, fatta eccezione per i due seguenti aspetti:

  • a decorrere dal 1°aprile 2022, le garanzie saranno concesse previo pagamento di una commissione una tantum da versare al Fondo
  • a decorrere dal 1° gennaio 2022, il Fondo potrà intervenire in favore delle operazioni finanziarie presentate ai sensi dell’articolo 13, comma 1, lettera m) del DL Liquidità rilasciando garanzie pari all’80%

Si specifica, inoltre, che è stata prorogata al 30 giugno 2022 anche la misura prevista dall’art.13, comma 12-bis del DL Liquidità, e pertanto, potranno essere ancora presentate richieste di garanzia ai sensi dell’art.13, comma 1, lettera m) del DL Liquidità, in favore degli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

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